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Virtual reality-based vision therapy versus OBVAT in the treatment of convergence insufficiency, accommodative dysfunction: a pilot randomized controlled trial
S. Li et al. | Pubblicato: Aprile 2022
Obiettivo: La realtà virtuale viene sempre più applicata nel Training Visivo. Tuttavia, le differenze di efficacia, ciclo di trattamento ottimale e prognosi tra Training Visivo basato sulla realtà virtuale e le terapie tradizionali rimangono sconosciute. Lo scopo di questo studio era confrontare l’efficacia del Training Visivo basato sulla realtà virtuale e del Training accomodazione/vergenza in studio nei giovani adulti con insufficienza di convergenza o disfunzione accomodativa.
Metodi: I pazienti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo di Training Visivo basato sulla realtà virtuale o al gruppo di Training accomodazione/vergenza in studio. Il Training Visivo è durato 12 settimane (1 ora/settimana) in entrambi i gruppi. Sono state misurate le funzioni visive binoculari (vergenza e accomodazione) ed è stata eseguita una valutazione soggettiva basata su questionario pre-VT e dopo 6 e 12 settimane di VT. In totale, 33 pazienti con insufficienza di convergenza e 30 con disfunzione accomodativa hanno completato lo studio.
- Lo studio utilizza un design a controllo randomizzato dividendo casualmente i partecipanti fra il gruppo di trattamento VT con realtà virtuale e quello classico OBAVT: ciò renderà più consistenti le conclusioni dello studio qualsiasi esse siano, poiché si escluderanno altre spiegazioni o variabili confondenti.
Risultati: Dopo 12 settimane di trattamento per l’insufficienza di convergenza, il punteggio del Convergence Insufficiency Symptom Survey (F2,31 = 13,704, P < 0,001), PPC (F2,31 = 21,774, P < 0,001), Riserve Fusionali Positive (F2,31 = 71.766, P < 0.001) e la Foria orizzontale (F2,31 = 16.482, P < 0.001) sono migliorate significativamente in entrambi i gruppi. Inoltre, l’ampiezza accomodativa monoculare (F2,25 = 22.154, P < 0,001) e la Flessibilità accomodativa monoculare (F2,25 = 86,164, P < 0,001) sono migliorate significativamente in entrambi i gruppi dopo 12 settimane di trattamento.
- L’utilizzo della realtà virtuale per il VT ha apportato un miglioramento delle funzioni binoculari (accomodative e fusionali) prese in considerazione dallo studio, in modo significativo.
- Un miglioramento può sempre avvenire, conta però la sua entità: ecco perchè si parla di miglioramento “significativo” il quale a sua volta può essere statisticamente significativo e/o clinicamente significativo.
- In realtà virtuale è possibile fare training visivo accomodativo e fusionale in quanto la percezione delle distanze nello spazio virtuale è sempre attiva quindi accomodazione e vergenza prossimale sono attive. Vengono inoltre presentate ai due occhi immagini differenti un pò come si fa con le procedure dicoptiche classiche di VT che siano anagrafiche o polarizzate (come i vectogram).
Conclusioni: Il Training Visivo basato sulla realtà virtuale ha migliorato significativamente le funzioni e i sintomi della visione binoculare nei pazienti con insufficienza di convergenza e disfunzione accomodativa, suggerendo così la sua efficacia come nuovo trattamento opzionale o aggiuntivo per i giovani adulti con queste problematiche visive.
- Dallo studio emerge quindi che l’utilizzo dei dispositivi per realtà virtuale con apposite attività è una forma di trattamento efficace per le disfunzioni binoculari.
Una visione binoculare efficiente è una base essenziale per l’apprendimento; eventuali disfunzioni binoculari possono essere trattate grazie al Training Visivo se fatto correttamente e seguendo un metodo scientifico: puoi approfondire attraverso il metodo (test e procedure) spiegato nei dettagli nel percorso formativo Training Visivo !
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